jeudi, février 18, 2016

La scia

Scrivo di getto di solito. scrivere è uno sfogo. scrivo perché ho troppe cose nella testa, e scriverle le libera, e mentre scrivo mi sento più leggera.
Sono piena di certezze, tutte assolute e incrollabili, ma ogni due minuti queste certezze cambiano, e ognuna è assoluta e incrollabile come la precedente.
E in questo turbinio di voci, colori, emozioni, fitte, mattoni che volano e pensieri assoluti, l'unica immagine costante è il consiglio più vecchio del mondo: "respira" mi dico.
Respira.
Respira.
Respira.
Un respiro è calmo e tranquillo, e quello dopo è fuoco.
Respira.
Respira.
Respira.
Voglio correrti incontro, abbracciarti, stringerti, farti sentire amato.
No.
Respira.
Respira.
Respira.
Concentrati su te stessa, ascoltati, prendi tempo.
Il tempo è sottovalutato.
Respira.
Respira.
Respira.
Corrimi incontro, stringimi, abbracciami, amami, tienimi forte.
No!
Respira.
Respira.
Respira.
Prenditi tempo, cambia prospettiva.
Anche quando prendi una strada sapendo dove vuoi andare, durante il cammino puoi cambiare meta.
Respira.
Respira.
Respira.
Voglio accendere la luce nei tuoi occhi con la mia magia!
No. Niente magia ti prego. Non farmi male, non ancora.
Respira.
Respira.
Respira.
L'unica cosa che non voglio fare è l'unica che devo fare: aspettare.

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