samedi, août 20, 2016

Il frullatore impazzito

E, io ti ringrazio dal profondo del cuore per essermi amica, davvero, ti voglio bene, te ne vorrò sempre e Santa Lucia sarà sempre il nostro anniversario e prima o poi faremo quel viaggio di cui tante volte abbiamo parlato. 
Ma in questi momenti di estremo tormento interno, quando mi sento dentro un frullatore impazzito che schizza sangue e brandelli di budella ovunque intorno - sì, bleah, lo so, ma in fondo in fondo sono un po' pulp - ecco, in questi momenti di milionate di domande che cerco di non farmi perché il loop è dietro l'angolo che mi strizza l'occhiolino, sfodero la mia introspezione più assoluta e totale, quella che ho coltivato negli anni e che credo essere profondamente strutturata per arrivare al nocciolo della questione, ti voglio un po' meno bene, perché da quella sera al bar centrale a Collecchio tra un the, una lacrima e una sigaretta, mi hai detto quelle cinque dannate parole che mi perseguitano...et voilà, ecco che cosa ottengo:
la risposta. 
42. 
"sei proprio bilancia ascendente gemelli" è il mio 42. 
Possibile che tutto si riduca a questo? A due segni? eh, ma due segni doppi. Ahpperò, bella merda. 
Dualità. Sempre e comunque. 
Bianco e nero. Ma le 50 sfumature diqualunquecacchiodicolore io non ce le ho? Le vorrei. 
Sono passati dieci anni, e io sono la stessa che è scappata con l'alpino. 
Adesso però scappo da sola, come le quindicenni, con la differenza che ho molte più cose da cui scappare, perché in questi dieci anni ho ammucchiato una quantità notevole di delusioni e fallimenti, ed è da loro che voglio scappare. Da tutto quello che chissà cosa pensavo di voler realizzare, e invece niente, non ho fatto niente. Una beata mazza. 
Ottimo, ho iniziato questo post che non riuscivo neanche a mettere insieme due pensieri, e alla fine ne ho messo insieme uno solo, ma spaventoso. 
Adesso datemi una sigaretta.