lundi, août 27, 2007

paradiso perduto

Sono appena tornata dal paradiso (foto qua). sono stata immersa nel verde delle colline senesi per tre giorni, riempiendomi gli occhi di antichi borghi medievali, sorseggiando ottimo Chianti, mangiando i fondamenti dell'alimentazione umana (la bruschetta, alias pane, olio, sale e pomodoro, leggi Pagina 40, un inno alla genuinità) riscoprendone la semplice bontà, e riscoprendo anche il valore ed il sapore dell'amicizia, quella vera, quella con la A maiuscola.
Venerdì io R e D siamo arrivati accolti da nebbia, pioggia e vento...ma il calore dell'accoglienza del Poggiarello ci ha subito riscaldato il cuore, poi il cielo invidioso ha fatto trapelare qualche raggio di sole e io e papà ci siamo tuffati in piscina, e non posso stare a ribadire la bellezza di ogni singolo momento sennò divento mielosa.

La cena
a cena con noi sono venuti C e I, da San Valentino non li vedevo, e qua devo proprio spendere qualche parola sulla bellezza dell'incontro: è stata un'emozione meravigliosa, dopo aver diviso tanta quotidianità, avere bussato alla loro porta almeno 3/4 volte al giorno e avere diritto ad una ciotola a mio nome in casa loro, vderli e godermeli lì in una cornice diversa da quella bretone è stato stranissimo, ma bello, bello bello. Sono belli, ancora più del solito, e io addirittura meno acida (testuali parole di I!). abbiamo riso e scherzato tutti insieme come alla Tribune, o meglio "tutti mi scherzavano" come al solito, e ne ridevamo insieme, questo sì. memorabili le parole di mamma a questo proposito quando ero poco più che una bimba: "mary, da grande tu sarai buffa". chi ha davanti a sè una carriera di medico, avvocato, professore, ricercatore...io buffa. sto ancora cercando il modo di farne una professione...

Poggibonsi
la mattina dopo siamo stati in giro in giro, a Monteriggioni, Casole d'Elsa (dove un ascensore dal parcheggio ti porta direttamente in comune e passando per gli uffici arrivi a una torre su un tetto da cui domini la piazza...strano e anche questo ti lascia senza fiato) e a Poggibonsi, dove ritrovo M, altra amicizia con la A maiuscola, che per l'ennesima volta mi dimostra, con la sua allegria e il suo vivace affetto, quanto l'amicizia non tema le distanze quando c'è voglia di stare insieme. si rubano i secondi, e ogni furto è prezioso, perchè lo porti con te ovunque e sempre.

La prospettiva
una domenica all'insegna delle false partenze (partiamo domenica mattina. restiamo a pranzo, partiamo dopo. meglio partire a pomeriggio inoltrato, ci sarà traffico. prevedono 13 milioni di macchine in strada, meglio dopo cena. inutile restare 6 ore in coda, meglio dormire qua e partire all'alba di lunedì) passata in piscina e a giocare con la mia amica G che mi ha fatto dei tatuaggi bellissimi ma non capiti dai grandi. 3 su 3 la stessa reazione: "hai qualcosa sulla spalla" e nel mentre mi tiravano via la fogliolina accuratamente appiccicata dalla mia stylist.
l'oggetto non cambia, cambia la prospettiva con cui lo si guarda. ai bambini arriva una cosa, ai grandi ne arriva tutta un'altra. io sono ancora dalla parte dei bimbi.

La partenza
gioca gioca, mangia scherza chiacchiera, gira...alla fine insomma si deve partire, perchè c'è anche chi lavora a questo mondo. io R e D lasciamo il Poggiarello a malincuore. io ho dormito 3 ore ma non sono neanche stanca, non ho sonno e non sono ansiosa di tornare alla vita cittadina.
perchè lì si sta veramente bene. il cellulare quasi non sai più cosa sia e il computer ti sembra un concetto futuroide astruso, nonostante tu abbia ogni comodità, anche il collegamento inernet, volendo. è che si sta bene, con se stessi e con il mondo.
Io che sono una fautrice di "la pace interiore devi trovara in te e non fuori di te", ho trovato un particolarissimo nirvana fuori di me...

lundi, août 20, 2007

regressioni

Un'amica lontana, una nonna anche mia.
sono andata a trovare la nonna di F ieri mattina con A; siamo state alla 53esima Sagra della Trota, un appuntamento fisso da una decina d'anni a questa parte.
Bedonia profumava di buono come al solito, si è alzato il vento e sono arrivate le nuvole, ma siamo riuscite non solo a mangiare la trota in piazza, ma anche ad andare a prendere il sole al fiume e persino a fare il bagno. mentre nuotavo, felice, nel gelo, mi tornavano in mente tutte le volte al fiume con gli amici, le chiacchiere e i costumi improvvisati.
poche parole spese in tutto ieri, tranne quelle uscite dalla mia bocca, ovviamente.
non ho sbagliato strada nemmeno una volta, al solito bivio dove io e I andavamo imperterrite a destra, io e A abbiamo preso la sinistra, e la strada per il fiume è stata corta e senza indugi...tanta sicurezza sulle strade di cemento quanta insicurezza nei perigliosi sentieri dell'emotività. bofff, più che insicurezza dubbio, e si sa, il dubbio è profondamente più appassionante della certezza...
a Bedonia si regredisce, non potevamo certo dirlo a 15 anni, ma alla veneranda età di 25 ne acquisiamo pieno diritto, e qualche anno fa abbiamo cominciato ad assaporare la regressione, a farne fonte di esperienza e, senza saperlo, a gustare le domande e le attese in quanto tali.
who cares about the answers? les réponses n'ont aucune importance dans les petits cadres: dans les petites ruelles de la vie, la chose la plus importante c'est regarder les couleurs, les maisons, leurs dessins, leur fenetres et sentir l'odeur des entourages.
sono una gatta, filtro il mondo attraverso il naso.

mardi, août 14, 2007

profumo d'infanzia...

FesTEGGEmenti. il cartello più bello che abbiamo mai prodotto in tanti anni di onorata carriera. fino a questa mattina mi ero dimenticata dell'annuale evento a Tegge in occasione di Ferragosto...il main event dell'estate. poi una telefonata di mammeta mi ha illuminato gli occhi...domani sera ci sarà la festa, la festa di ferragosto, la Festinsieme, la festa in piazza!
Mi ricordo tanti anni fa, quando io e S eravamo delle bimbe, mi ricordo quando settimane prima del 15 iniziavamo a preparare il cartellone, ogni anno diverso; diversa la scritta, diversi i colori, e diversi noi.
Poi arrivava il grande giorno, quante ore per decidere come vestirci, io e S a buttare fuori i vestiti dall'armadio di L al grido "questo no", "questo no", "questo no", "questo...forse".
poi ci fiondavamo in piazza, sul muretto, a fare le foto di rito, e ad aspettare il trattore, e poi finalmente andavamo tutti quanti giù a prendere la porchetta, strombazzando e urlando come bambini, come matti, come era bello...
Anno dopo anno e festa dopo festa siamo cresciute, e diventate delle ragazzine, poi delle ragazze, e ora che siamo donne, la vita da grandi ha preso il sopravvento, e la festa paesana è stata accantonata. abbiamo smesso di fare i cartelloni, siamo cresciute e abbiamo smesso di giocare con i colori.
E forse è vero, quando si cresce un po' si regredisce, e allora io mi ritrovo oggi, emozionata come allora, a pensare come sarà domani sera, e chi ci sarà e cosa si ballerà...e sicuramente domattina mi alzerò un'ora prima per decidere come vestirmi.
E mi chiedo perchè alcuni di noi crescono e non potacciano più con i colori...non è bello sentire il profumo dei colori? è così emozionante sentire la tempera tra le dita, fantastico sperimentare colori nuovi, nuovi miscugli, nuovi potacci...

lundi, août 13, 2007

single e...felice?!

Un'uscita con S. mi ha fatto pensare in maniera un po' più approfondita ai rapporti uomo-donna, la puntata di sex & the city di questa notte mi ha infine risvegliato sentimenti sopiti.
si parla di almeno 12 anni fa...per qualche anno da allora sono stata single e assolutamente infelice, andavo alle feste (che poi quando hai 30 anni comiciano a chiamarsi party, mentre il "qualcosa da bere" si trasforma in un sofisticato "cocktail") sperando di conoscere qualche ragazzino che destasse il mio interesse ma, cosa più importante di tutte, che scegliesse me, proprio proprio me, in mezzo alla marea di ragazzine che si dimenavano in spazi cubi ridicoli e pieni di fumo. mai successo. certo, ora che sono cresciuta e che hanno proibito il fumo nei locali pubblici ne capisco il motivo...c'era troppa nebbia. sicuramente la motivazione era la nebbia.
anyways, se allora c'era una cosa che desideravo era avere un fidanzat(in)o, per poterlo avvisare se andavo a trovare mia nonna all'ora della nostra telefonata quotidiana, per aspettarlo all'uscita di scuola e per fare i calins. per tutti gli anni del liceo invece, l'unico ragazzo che mi è mai venuto a prendere a scuola ha sbagliato scuola. "ma non facevi il tradizionale?!" "no. faccio il linguistico" rispondo serafica, ma non è tranquillità, è rassegnazione.
e sì che a 14 anni era normale essere single, ma non lo era per me. io infatti, secondo la mia tabella di marcia, ero non in ritardo, ma in ritardissimo. la mia tabella prevedeva un fidanzamento di almeno 4/5 anni prima del matrimonio, volendo un anno di convivenza (ma questo era facoltativo) e poi matrimonio, magari un anno senza figli, poi figli. uno per iniziare, ma meglio se alla fine ne saltavano fuori 2 o 3. io in realtà propendevo per 4, 2 maschi e 2 femmine ovviamente, magari un paio gemelli.
non ero matta, ero solo una precisa. la mia tabella era per l'appunto meticolosamente studiata per evitare il salto generazionale genitore-figlio, e pensavo che avere figli a 19 anni potesse essere un'ottima idea, e che avrei così centrato il mio scopo.
poi non so cos'è successo...ah sì, lo so. non ho trovato un fidanzato in tempo, ecco cos'è successo.
in ogni modo, a 25 anni un giorno camminavo in una via del centro di Milano e, guardando dei ragazzini, mi sono trovata a borbottare a mezza voce "ma guarda te che generazione, sembrano usciti in serie da una fabbrica...tutti con il culo di fuori". non avevo ancora finito la frase che già mi vedevo davanti lo spettro del suo più profondo significato...ero vecchia! il salto generazionale mi aveva colpita lo stesso, sonoramente e in una giornata assolata di luglio! un salto generazionale di ben 5 anni, a dire tanto...! e allora ho capito che non trovare un fidanzato mentre giocavo ancora con la Barbie è stata una vera fortuna, in fondo non avrei potuto fare figli a 5 anni, e se non avessi avuto la barbie Fior di Pesco e la barbie Milleluci la mia persona ne avrebbe risentito molto di più di quanto non ne abbia risentito stando, io credevo, single e infelice.
Ora mi avvicino alla 30ina (mi fa specie dirlo ma riesco a scriverlo, anche se per riuscirci sto fumando e bevendo martini alle 3 di pomeriggio...), sono single e felice.
anche se, in fondo in fondo, quella speranza di trovare il ragazzo che sbuca dal fumo per venire proprio proprio verso di me, non è ancora estinta.

jeudi, août 09, 2007

mercredi, août 08, 2007

Crush

Un sogno premonitore, un'altra cotta. questa volta per la vita, le relazioni, il web, le esperienze, la condivisione. in un modo o nell'altro qualcuno questa notte un post con titolo "crush" doveva farlo, la notte lo chiama, il buio lo reclama e il giorno lo vedrà, ma chissà sotto quale luce, sicuramente diversa...chissà perchè lo stesso pensiero appare così diverso di giorno e di notte...
Quanto tempo che desideravo la mia vita esattamente così com'è ora, e ora che è esattamente come desideravo che fosse sono già stanca. è incredibile come la novità stanchi velocissimamente. e anche il cambiamento, e i cambiamenti. poi la stabilità, se arriva. e se arriva? bel problema. voglio le mie crush, non voglio la realizzazione dei miei desideri, ma i desideri. ecco cosa voglio davvero, continuare a sognare, continuare a desiderare.
Settembre '99, le prime lezioni di filosofia morale, un Lambertino che avrei sposato anche se io avevo 19 anni e lui quasi un'ottantina, e solo pochi mesi dopo questo straordinario uomo faceva entrare nella mia vita un concetto che mai avrei creduto potesse diventare così fondamentale: la fruitio boni. fruitio boni! frutio boni!! davvero affascinante...