Tu sai che la giustizia divina esiste, perché lo senti, ne sei fermamente convinta, anche se oggi, e il giorno dopo, e quello dopo ancora non succede una benemerita minchiazza.
Ma tu lo sai e basta.
Oggi, dopo cinque anni, è finalmente accaduto. Il tutto torna è tornato.
Sono più felice io? sei più felice tu? Mi sa che siamo felici uguale!
Ed è bellissimo.
Nuovo titolo, nuova vita. my brand new blog, dopo un anno di erasmus a rennes la mia vita ricomincia da qui. dalle scarpe, una passione ereditata da mia nonna, e dai piedi, il contatto più semplice e genuino per sentire il mondo. e viverlo.
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mercredi, avril 05, 2017
mercredi, janvier 04, 2017
M.
Impressionante, avevi ragione su tutto.
Ho fatto tutto io.
Per fortuna ci siamo visti.
Per fortuna ci siamo persi.
E' stato naturale perdersi come trovarsi, ed è stato bellissimo.
Lo sapevo che sarebbe stato bellissimo ballare con te in questa bolla.
Io te l'avevo detto, e tu avevi ragione.
Credo comunque che una cosa l'abbiamo trovata entrambi: la speranza.
Ho fatto tutto io.
Per fortuna ci siamo visti.
Per fortuna ci siamo persi.
E' stato naturale perdersi come trovarsi, ed è stato bellissimo.
Lo sapevo che sarebbe stato bellissimo ballare con te in questa bolla.
Io te l'avevo detto, e tu avevi ragione.
Credo comunque che una cosa l'abbiamo trovata entrambi: la speranza.
Libellés :
amore e dintorni,
disagio,
la vie qui parle,
sturm und drang
mercredi, février 04, 2009
lundi, février 02, 2009
è la vita che mi parla
per la seconda volta nel giro di pochi mesi ho la netta impressione che la vita mi stia parlando.
la prima volta è successo un pomeriggio piovoso, stavo andando in centro e sulla mia strada, presumibilmente diretta anche lei verso un aperitivo infrasettimanale, incontro un'ex professoressa (non mia, solo una signora che faceva la professoressa e ora è in pensione) un po' originale.
va spesso a fare aperitivi, è sempre in giro, e se chiedi di lei ai suoi studenti, quel che ne ricavi sono esclamazioni di ogni genere e tipo, tutte manifestazioni simpatiche e affettuose, ma a dir poco bizzarre, come lei.
è decisamente un tipo. uno di quei tipi che attaccano bottone con tutti sull'autobus, ti chiedono cosa fai-dove-vai-con-chi-vai-e-perchè, ti chiedono cosa fai nella vita e cosa vuoi fare da grande, e ti danno consigli (ovviamente non richiesti ma sempre graditissimi) su come fare cosa nella vita. loro che la vita l'hanno vissuta. e bene, a giudicare dalla joie de vivre che trasmettono sul bus alle sette di mattino!
ecco, quel giorno quando l'ho incntrata ho avuto un sobbalzo, è stato come vedere me stessa proiettata nel futuro, al di là della strada, tra una cinqantina d'anni.
eravamo vestite in modo identico:
- piumino nero
- cappello rosso
- borsa rossa (in tinta)
- ombrello fantasia sul rosso (in tinta)
- la stessa aria allegra e spensierata
- sorriso
quella è stata la prima netta sensazione della vita che mi parlava. non so se ho capito giusto, ma intanto ho diminuito gli aperitivi...
la seconda volta è stata ieri sera.
è da ferragosto che non mi ammalo, al massimo un po' di raffreddore mattutino, ma che scemava nel giro di poche ore. complici la dieta dei limoni e le vitamine effervescenti, non avevo mai fatto un inverno così, niente febbre, nè influenza nè altre catastrofi para-salutari, semplicemente in formissima.
con oggi inizia una settimana importante; oggi avrei dovuto avere un esame e domani un altro appuntamento a cui tengo. tanto.
esame oggi, appuntamento domani, dentista mercoledì. tutto organizzato benissimo, al di là di ogni più rosea aspettativa.
e invece no!
ieri sera scopro che l'esame, per motivi istituzionali, è stato spostato. indovino a quando?! a domani, che domande.
e mi è pure scoppiato il raffreddore ieri sera, e io posso pure avere la febbre a 40.5 che non ho nessun tipo di problema, ma il raffreddore no. io odio non respirare. io ho bisogno di respirare.
non c'è stato verso di chiudere occhio.
allordunque, io penso:
da agosto a febbraio, due cose importanti lo stesso giorno, la neve e il raffreddore.
...detta così in effetti non suona poi così grave.
ma sono sicura, è di nuovo la vita che mi parla, però giuro che stavolta io proprio non la sto capendo.
la prima volta è successo un pomeriggio piovoso, stavo andando in centro e sulla mia strada, presumibilmente diretta anche lei verso un aperitivo infrasettimanale, incontro un'ex professoressa (non mia, solo una signora che faceva la professoressa e ora è in pensione) un po' originale.
va spesso a fare aperitivi, è sempre in giro, e se chiedi di lei ai suoi studenti, quel che ne ricavi sono esclamazioni di ogni genere e tipo, tutte manifestazioni simpatiche e affettuose, ma a dir poco bizzarre, come lei.
è decisamente un tipo. uno di quei tipi che attaccano bottone con tutti sull'autobus, ti chiedono cosa fai-dove-vai-con-chi-vai-e-perchè, ti chiedono cosa fai nella vita e cosa vuoi fare da grande, e ti danno consigli (ovviamente non richiesti ma sempre graditissimi) su come fare cosa nella vita. loro che la vita l'hanno vissuta. e bene, a giudicare dalla joie de vivre che trasmettono sul bus alle sette di mattino!
ecco, quel giorno quando l'ho incntrata ho avuto un sobbalzo, è stato come vedere me stessa proiettata nel futuro, al di là della strada, tra una cinqantina d'anni.
eravamo vestite in modo identico:
- piumino nero
- cappello rosso
- borsa rossa (in tinta)
- ombrello fantasia sul rosso (in tinta)
- la stessa aria allegra e spensierata
- sorriso
quella è stata la prima netta sensazione della vita che mi parlava. non so se ho capito giusto, ma intanto ho diminuito gli aperitivi...
la seconda volta è stata ieri sera.
è da ferragosto che non mi ammalo, al massimo un po' di raffreddore mattutino, ma che scemava nel giro di poche ore. complici la dieta dei limoni e le vitamine effervescenti, non avevo mai fatto un inverno così, niente febbre, nè influenza nè altre catastrofi para-salutari, semplicemente in formissima.
con oggi inizia una settimana importante; oggi avrei dovuto avere un esame e domani un altro appuntamento a cui tengo. tanto.
esame oggi, appuntamento domani, dentista mercoledì. tutto organizzato benissimo, al di là di ogni più rosea aspettativa.
e invece no!
ieri sera scopro che l'esame, per motivi istituzionali, è stato spostato. indovino a quando?! a domani, che domande.
e mi è pure scoppiato il raffreddore ieri sera, e io posso pure avere la febbre a 40.5 che non ho nessun tipo di problema, ma il raffreddore no. io odio non respirare. io ho bisogno di respirare.
non c'è stato verso di chiudere occhio.
allordunque, io penso:
da agosto a febbraio, due cose importanti lo stesso giorno, la neve e il raffreddore.
...detta così in effetti non suona poi così grave.
ma sono sicura, è di nuovo la vita che mi parla, però giuro che stavolta io proprio non la sto capendo.
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