samedi, février 03, 2007

Chandeleur et crêpes

Ossia, la Candelora. ma cos'è la Candelora?

Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la Presentazione del Signore, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

Un po' di tradizione...

In molte regioni italiane la Candelora viene ancora oggi rievocata attraverso la messa in scena della Madonna con Gesù e San Simeone. A Chiaromonte, in Sicilia, alla vigilia della festa, le donne del paese effettuavano una processione che le portava in cima alla montagna dove si purificavano bagnandosi con la rugiada. Nel resto d'Italia, la festa della Candelora resta legata ai ceri benedertti. Questi ceri vengono custoditi nelle case, e si ritiene tengano lontani gli influssi maligni. In alcuni paesi costieri si riteneva che i ceri benedetti per la Candelora servissero a ritrovare gli annegati. Gettati nell'acqua si sarebbero fermati dove si trovava il corpo dell'annegato.
Oggi, la Candelora segna, per lo più, la fine dell'inverno. Un celebre proverbio, ricordato anche da Papa Giovanni Paolo II, recita "Candelora dell'inverno semo fora", ossia all'arrivo della Candelora l'inverno è finito. Il proverbio però continua "Ma se piove e tira vento, dell'inverno semo drento", ossia se il 2 febbraio il tempo è brutto, l'inverno durerà un altro mese almeno.
In questo senso la Candelora è anche legata ad alcune feste di origine agreste, in molti Paesi europei, infatti, si cucinano piatti specifici, che vengono offerti alla natura o alle fate, come in Francia.
http://www.flickr.com/photos/70525313@N00/sets/72157594514734564/

Per onorare la tradizione abbiamo cucinato e mangiato crêpes, e ognuno di noi le ha fatte girare facendole saltare in aria...e visto che ci siamo TUTTI riusciti, ci siamo guadagnati la fortuna!

Come dice infatti il proverbio: "Celui qui retourne sa crêpe avec adresse, qui ne la laisse pas tomber à terre ou qui ne la rattrape pas sous la forme navrante de quelque linge frippé, celui-là aura du bonheur jusqu'à la Chandeleur prochaine".

1 commentaire:

Anonyme a dit…

spero che siano state buone quelle "crèpes"!!! miam miam...