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mercredi, février 11, 2009

volevo un portachiavi rosa _ il posto delle fragole

oggi è una giornata fortunata, ma cominciamo dal principio.
ossia da Natale, anzi, da prima di Natale. fino ad allora avevo un portachiavi, accuratamente scelto come tutti i miei portachiavi, a forma di muso di micio, nero e molto molto bello, che un giorno ha deciso di voler fare il gatto di strada e mi ha tristemene abbandonata. bu.
la mia mamma, vedendomi mogia, ha pensato di regalarmi un sostituto a tema: un Babbo Natale ciccionissimo di plastica semi trasparente, con due piccole palline di metallo alla base, che se sfiorate, accendevano di lampi colorati intermittenti blu rossi e gialli il mio ciccio babbo.
una piccola fiera ambulante natalizia, utilissima per trovare le chiavi di casa nel caos della borsetta femminile alle tre di notte al cancello. o anche alle cinque di pomeriggio, tanto faceva buio uguale.
mentre trascorrevo serena le feste, un giorno, girando al mio spaccio privato di portachiavi, ne ho visto uno troppo bello e ho deciso all'istante che sarebbe stato il sostituto del sostituto a tema.
detto fatto, preso e portato a casina.
poi viene capodanno, io prendo e parto, me ne vado a tegge a passare qualche giorno tra neve e camini e nullafacenza allo stato brado.
tutto scorre tranquillo fino alla telefonata da casa del primo dell'anno: tutti i parenti sono a casa mia a pranzo, vale a dire nonni, zii e cugina con difanzato.
mamma mi fa parlare con tutti poi dolcemente e molto ingenuamente, dice "ah, c'era qui un portachiavi, silvia (la cugina) l'ha visto e molto apprezzato, così le ho detto che glielo regalavo, di prenderlo pure. ho fatto bene, vero?"
"..." in risposta, il silenzio.
poi, dopo un attimo di luttuoso silenzio per la perdita, "ecco, adesso glielo richiedi indietro!!"
ovviamente cuore di zia non l'ha fatto!
tornata dalla montagna innevata mi sono precipitata dal mio spacciatore di oggettistica e frizzi e lazzi di fiducia e me lo sono ricomprata, uguale identico. ecco.
sono tornata a casa e l'ho messo via, ricordo benissimo di avere sussurrato mentre lo posavo "adesso lo metto qui in un posto sicuro così nessuno me lo ruba".
mai frase fu più veritiera.
finite le feste, tipo dopo Sant'Ilario, continuare a viaggiare con un babbo fluorescente che si illuminava al minimo movimento mi pareva un po' fuori luogo, così finalmente una sera mi sono detta che era il momento giusto per spianare la mia nuova fragola rosa fiammante!
piccolo problema: l'avevo messa in un posto sicuro-ma-così-sicuro da metterla al sicuro anche da me stessa. doh!
fino a stasera. mamma ha curiosato in camera mia (benedetta la curiosità materna, con sprezzo del pericolo e del disordine mostruoso) e aprendo un'innocua scatola...ha trovato la mia fragola rosa fiammante.
ho il mio nuovo portachiavi, preludio di estate, gelati, giri per la città deserta in bicicletta e ancora gelati.
e magari...

mardi, août 05, 2008

summertime

E' arrivata l'estate. io me ne sono accorta ieri, quando M mi ha detto "l'estate è finita".
come può essere finita se è appena iniziata? mi sa che non è l'unica cosa che ho realizzato esserci per davvero nel momento stesso della sua fine...prendiamo l'erasmus, per esempio. e mille altre cose. e sì che mi ritengo una persona attenta, curiosa, osservatrice, acuta, persino perspicace a volte. mi starò perdendo in qualche strano meandro? certo è che mentre ero a tegge, dopo essere salita a fatica su un ballone di fieno, ho respirato l'estate di quando ero bambina, di quando facevamo le feste di ferragosto e stavamo tutto il giorno tutti i giorni tra il portico a giocare a magic -quanto mi ero fatta bella e viola nei panni dell'elfo ayleena- nel rustico a giocare a calcetto, sul muretto ad aspettare i nostri amori. è uno dei miei angoli di paradiso.
vorrei essere là, invece mi ritrovo in mezzo alle strade asfaltate, sono inquieta, mi sento nel marasma, ho paura. vorrei che qualcuno da fuori mi dicesse cosa devo fare e come fare cosa, per rifiutare il consiglio e capire invece che posso farcela da sola, trovare da sola una risposta alla mia inquietudine, alla mia fame che non sa essere saziata.
sono dispersiva, nervosa, prolissa, barocca, troppo loquace, cinica e romantica, sognatrice, non mi pulisco i baffi di latte dopo aver bevuto dal bicchiere, volubile, tenace, all'antica, curiosa, macino chilometri a piedi senza meta e senza apparente ragione, cammino sui cordoli, amo il gelato fragola e cioccolato, mi piace camminare scalza, adoro dirty dancing, ho un cassetto pieno di sogni, voglio fare la pattinatrice e la logopedista, non voglio smettere di chiedermi cosa voglio fare da grande.