vendredi, janvier 06, 2017

Always be yourself, unless you can be a unicorn - then always be a unicorn

Questa notte ho sentito l'urgenza di fare outing.
Volevo farlo su facebook, in modo plateale. Plateale per me, che su facebook non metto praticamente mai niente. poi ci ho ripensato, e ho mandato un whatsup a un'amica, che sapevo mi avrebbe capita, o se non capita, almeno perdonata.
Non mi sento ancora pronta a fare certe rivelazioni al mondo; lo faccio sul blog perché tanto il mio blog non lo legge quasi nessuno.

Il messaggio era questo:

"devo confessarti una cosa.
sento il bisogno di fare outing.
siediti
perdonami
...
...
...
mi piace Rovazzi."

Quando pensavo che l'anno nuovo mi avrebbe portato consapevolezza, non era esattamente questa la consapevolezza a cui pensavo, ma da qualche parte bisogna pur partire.
Come diciamo sempre io ed E, c'è un tempo per ogni cosa. E forse adesso è tempo di andare a comandare! ok, scherzi a parte.
Rovazzi mi ricorda anche il ragazzo che mi piace.
Altra consapevolezza, c'è un ragazzo che mi piace.

Ho finito il 2016 con una gratidtude list al 2016, che ho riscoperto un anno meraviglioso per moltissimi aspetti. Ho perso lavoro e ragazzo nel giro di dieci giorni, è vero, ed è stata la cosa migliore che potesse succedermi, perché ero nelle sabbie mobili, e serviva una botta.
Martello di Thor sul fortino.

Quando guardavo Friends ero piuttosto giovane, e vedevo Rachel, Phoebe e Monica adulte, che avevano storie, lavori, rapporti complicati con la famiglia, amiche lontane, vecchie amiche, un passato. E pensavo, chissà come sarò io tra dieci, quindici anni.
Pensavo sarei diventata come Monica, perché sono un po' ossessiva compulsiva su certi aspetti (tipo le penne tutte nello stesso verso nell'astuccio. adesso l'astuccio non ce l'ho più, ma se ce l'avessi le penne avrebbero tutte la punta verso destra); invece al momento sono come Rachel, a parte i capelli biondi e la pancia piatta. Ho trovato il lavoro della mia vita dopo lungo peregrinare, adoro le scarpe e esco con i ragazzi per trovare quello giusto.
Conversazione illuminante con C una delle ultime volte che ci siamo visti (ci vediamo poco, ma quando ci vediamo escono sempre belle cose): vedi, tu trovi sempre i ragazzi sbagliati perché esci con quelli che sono attratti da te.
Pausa di perplessità (mia).
Spiegazione (sua).
"una persona come te attrarrà sempre ragazzi un po' timidi, insicuri, che si lasciano trascinare, poco decisi. Ma tu, uno così, lo vuoi?"
Beh, no, che domande. No. Io voglio uno brillante. Sicuro.
"Ecco, allora lo devi cercare."
La mia perplessità sul come farlo non è ancora stata dissipata.

Uno dei buoni propositi del 2017 è proprio questo.
Per fortuna ci sono gli unicorni.

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