"Platonico, ovvero: di intensità assoluta.
Molto più forte di un rapporto carnale. Un amplesso invisibile che coinvolge ogni nostra molecola, anche se i corpi non si toccano, e di più per questo."
quando ho letto queste parole nella posta di barbara alberti, non volevo credere che qualcun'altro fosse stato più bravo di me nell'esprimere esattamente quello che penso sull'amore platonico.
credo di essere molto brava con le parole, e mi vanto con me stessa di riuscire ad esprimere sempre -o quasi- perfettamente quello che mi passa per la testa, come se lo dipingessi sulla tela e ammirassi alla fine la perfetta armonia dei colori, chiaroscuri, contorni, masse. guardo la mia opera e mi dico che è proprio lei, l'immagine che avevo davanti agli occhi. ma una cosa devo riconoscere: non ho il dono della sintesi. sono prolissa, e barocca a volte. ma soprattutto prolissa, sono prolissa da morire. e trovare questa frase, sintetica e intensa...mi ha lasciata di sale. il dono della sintesi esiste, è la mia chimera.
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