vendredi, mai 09, 2008

I cento passi _ 30 anni dopo, per non dimenticare


"C'è una scena del film che spiega tutto. Mio fratello che litiga con mio padre, io lo rincorro per calmarlo e lui mi porta, passo dopo passo, fino alla casa di Tano Badalamenti. La distanza è appunto di soli cento passi.
Eppure, mi dice Peppino nel film, quei pochi metri separano due mondi opposti: quello delle persone oneste, dei lavoratori, e l'altro degli assassini e dei prevaricatori.
Ecco, questa può essere la metafora della storia di mio fratello: si può vivere nello stesso microcosmo, addirittura sotto lo stesso tetto, come avveniva tra Peppino e mio padre, ed essere distanti anni luce. Nello stesso tempo, lo spazio di soli cento passi ti fa capire quanto sia labile il confine della scelta tra il bene e il male."

5 commentaires:

Francesca a dit…

Si. Ho bisogno di storie per trovare la mia. Grazie maria

Cezio a dit…

una grande persona, l'ho sentito parlare in un incontro con Don Ciotti.
Almeno avessero dedicato 30 secondi di servizio al fratello...

Anonyme a dit…

Cara Maria Vittoria, sono una giornalista del mensile Glamour, ho letto un tuo post dello scorso anno sull'essere single e felice. Se hai un attimo di tempo volevo fare due chiacchiere con te. Sto scrivendo un articolo proprio su questo. Puoi scrivermi all'indirizzo sragusa@condenast.it e lasciarmi un numero a cui chiamarti. Grazie mille
stefania

waiting for...rennes?? a dit…

non sono pratico di e blogger quindi te lo lascioa nche qui un messaggio..
io l'anno prox vado a rennes e volevo un pò di info prima di partire x l'erasmus..
se ti va

luigipalmier@gmail.com

waiting for...rennes?? a dit…
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