
"C'è una scena del film che spiega tutto. Mio fratello che litiga con mio padre, io lo rincorro per calmarlo e lui mi porta, passo dopo passo, fino alla casa di Tano Badalamenti. La distanza è appunto di soli cento passi.
Eppure, mi dice Peppino nel film, quei pochi metri separano due mondi opposti: quello delle persone oneste, dei lavoratori, e l'altro degli assassini e dei prevaricatori.
Ecco, questa può essere la metafora della storia di mio fratello: si può vivere nello stesso microcosmo, addirittura sotto lo stesso tetto, come avveniva tra Peppino e mio padre, ed essere distanti anni luce. Nello stesso tempo, lo spazio di soli cento passi ti fa capire quanto sia labile il confine della scelta tra il bene e il male."
5 commentaires:
Si. Ho bisogno di storie per trovare la mia. Grazie maria
una grande persona, l'ho sentito parlare in un incontro con Don Ciotti.
Almeno avessero dedicato 30 secondi di servizio al fratello...
Cara Maria Vittoria, sono una giornalista del mensile Glamour, ho letto un tuo post dello scorso anno sull'essere single e felice. Se hai un attimo di tempo volevo fare due chiacchiere con te. Sto scrivendo un articolo proprio su questo. Puoi scrivermi all'indirizzo sragusa@condenast.it e lasciarmi un numero a cui chiamarti. Grazie mille
stefania
non sono pratico di e blogger quindi te lo lascioa nche qui un messaggio..
io l'anno prox vado a rennes e volevo un pò di info prima di partire x l'erasmus..
se ti va
luigipalmier@gmail.com
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