Tre giorni di sole di fila a Londra sono un evento quasi straordinario,quantomeno in novembre, e noi l'abbiamo vissuto.
inoltre, per caso, in una soleggiata giornata fortunata, abbiamo visto:
- il cambio della guardia
- gli scoiattoli a Hyde Park
- il Tower Bridge aprirsi per far passare una nave dei pirati
tower bridge. io se potessi ci vivrei dentro. io odio l'azzurro -perchè fa pigiama- ma amo il tower bridge, persino il suo azzurrino. e ci ho camminato sopra!
e pensavo mentre camminavo (perchè, incredibile, so fare due cose di una certa portata in una volta!) a quelle persone che lo fanno due, tre, quattro volte al giorno e si scocciano quando si apre perchè perdono cinque minuti al semaforo rosso, e magari mentre aspettano il verde guardano i turisti accalcati ai lati pensando cosa diavolo ci sarà poi di bello in un ponte che si apre 900 volte l'anno e cheppalle che devo andare a casa fa freddo e sono stanco e poi faccio tardi a vedere il musical di Dirty Dancing.
giuro, c'era in programmazione il musical di Dirty Dancing. ogni parola sarebbe superflua.
e sono proprio questi pensieri attribuiti agli aborigeni abitudinari che mi fanno venire voglia ogni tanto di prendere su la macchina fotografica, o anche no, e di andare in giro per la mia città che vivo da una vita e guardarla con gli occhi del turista.
io sono una turista da naso all'insù.
Oxford ci ha viste riabbracciare F, nel suo dipartimento, su un divano in pelle marrone come quello della scuola di seth e ryan e summer e marissa. regressione, lo so, lo so.
che bella sensazione stringerla tra le braccia. e stare insieme, noi tre, una famiglia, anche se manca qualcuno per completare il quadretto.
Durante questi giorni in terra straniera ho scoperto una parte di me che credevo non esistesse:
la me-amante-della-birra.
bevo una birra, non chiara perchè le bionde non mi piacciono ma non troppo scura perchè la guinness sa di caffè e non mi piace e allora mi metto nelle mani del cameriere che è evidentemente un appassionato/intenditore...ed avviene la trasformazione.
ho bevuto la birra (piccola, of course) non per la prima volta, ma per la prima volta...mi è proprio piaciuta! era buona, proprio buona.
era la London Pride.
Nuovo titolo, nuova vita. my brand new blog, dopo un anno di erasmus a rennes la mia vita ricomincia da qui. dalle scarpe, una passione ereditata da mia nonna, e dai piedi, il contatto più semplice e genuino per sentire il mondo. e viverlo.
jeudi, novembre 22, 2007
mercredi, novembre 14, 2007
it ain't easy
Tra poco più di dodici ore sarò su un aereo per Londra.
ed è tutto strano, non mi sembra nemmeno di partire, infatti invece di fare la valigia sto qui a scrivere. non so cosa mettere in valigia, fuori fa freddo, chissà in Inghilterra poi, e io ho in mente solo il sole e la brezza estiva, nulla più.
è cambiato tutto nel giro di poco, pochissimo, un attimo.
lunedì inizierò uno stage, ho fatto qualche giorno di pratica, mi piace.
non sono "qui ora" come vorrebbe il raja yoga, il mio corpo è qui e la mia mente non lo so, ma di certo non è dove dovrebbe stare, in valigia.
quando sono vittima di forti emicranie mi sembra di essere totalmente dissociata, di vedermi da fuori e di capirmi ancor meno che da dentro. incroyable.
ho mille pensieri, ognuno complicato e ramificato, e vorrei riuscire ad esprimerli tutti in modo chiaro ed esaustivo quantomeno a me stessa, ma il risultato è "word-vomit"...o meglio "thought-vomit" perchè a favellare nemmeno ci provo.
la grande accozzaglia regna questa notte, dentro la valigia come dentro la mia testa.
ed è tutto strano, non mi sembra nemmeno di partire, infatti invece di fare la valigia sto qui a scrivere. non so cosa mettere in valigia, fuori fa freddo, chissà in Inghilterra poi, e io ho in mente solo il sole e la brezza estiva, nulla più.
è cambiato tutto nel giro di poco, pochissimo, un attimo.
lunedì inizierò uno stage, ho fatto qualche giorno di pratica, mi piace.
non sono "qui ora" come vorrebbe il raja yoga, il mio corpo è qui e la mia mente non lo so, ma di certo non è dove dovrebbe stare, in valigia.
quando sono vittima di forti emicranie mi sembra di essere totalmente dissociata, di vedermi da fuori e di capirmi ancor meno che da dentro. incroyable.
ho mille pensieri, ognuno complicato e ramificato, e vorrei riuscire ad esprimerli tutti in modo chiaro ed esaustivo quantomeno a me stessa, ma il risultato è "word-vomit"...o meglio "thought-vomit" perchè a favellare nemmeno ci provo.
la grande accozzaglia regna questa notte, dentro la valigia come dentro la mia testa.
Inscription à :
Articles (Atom)